Oltre che per la diagnosi il PSA, grazie alle sue caratteristiche di specificità tissutale, è di indubbia utilità nella valutazione della malattia residua dopo prostatectomia radicale.
Infatti, a distanza di 30-60 giorni ci si aspetta che il PSA totale risulti indosabile.
Anche nel follow-up post trattamento il PSA circolante è utile per individuare recidive di malattia.